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Inzaghi: “A Genova buona gara ma non felici, siamo l’Inter. Non dobbiamo essere ancorati a Lautaro, Barella o Calhanoglu”

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Simone Inzaghi ha parlato della vittoria della sua Inter contro il Lecce a San Siro. Queste le parole del tecnico nerazzurro ai microfoni di Sky Sport:

“Ci vuole sempre la fame, però basta star tranquilli perché questi ragazzi si allenano molto bene. Contro il Genoa a Marassi abbiamo fatto una buona gara, ma abbiamo subìto due gol che andavano evitati. In questa settimana non c’era felicità perché noi siamo l’Inter e vogliamo vincere, però questa volta ho avuto segnali importanti. Invece contro a Genova abbiamo trovato una squadra che ha fatto una buona partita, ma non eravamo felici. Adesso aspetto Lautaro che venerdì si è svegliato con un dolore, così abbiamo deciso non di non rischiare. Lauti è un ragazzo molto generoso e voleva esserci, però siamo all’inizio della stagione, ci sono tante partite e ho la fortuna di avere altri giocatori. Fino a venerdì cercheremo di capire, vedremo giorno dopo giorno”.

Inzaghi ha aggiunto: “Se temo la concorrenza, il calendario o eventuali cali di attenzione? Io penso solo ai miei ragazzi, anzi, dobbiamo guardare a noi. Le altre squadre si stanno rinforzando e avranno gli stessi obiettivi nostri. Il calcio di agosto lascia il tempo che trova per il fatto delle temperature, ti trovi a giocare con squadre sulla carta inferiori a te però devi faticare tantissimo. Con Genoa e Lecce abbiamo faticato, ma ricordiamo che sono due ottime squadre. Se si è sentita l’assenza di Lautaro? Voglio sottolineare che non dobbiamo essere ancorati a Lautaro, Barella e Calhanoglu. La scorsa stagione abbiamo vinto perché l’intera rosa ha fato segnali importanti. Per me sono tutti degli splendidi ragazzi e mi danno soddisfazioni sia dentro che fuori dal campo. Guardate Taremi come si è inserito bene in rosa: ha corso per 95 minuti, ha lottato ed era sempre al servizio della squadra. Thuram uguale, ha fatto una grande partita, ma ho voluto toglierlo per farlo riposare e dare spazio ad Arnautovic che è entrato con uno spirito bellissimo. Per me questi sono i segnali che voglio sempre”.

 

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