Se il rapporto tra Inter e DigitalBits, blockchain statunitense e main sponsor dei nerazzurri, sprofonda sempre di più, anche con la Roma si nota la prima crisi. Il motivo? La società di blockchain guidata da Zytara, con a capo Al Burgio, non ha versato neanche un euro dei ventiquattro milioni che spettavano alla società nerazzurra. Invece la squadra giallorossa ha sospeso la partnership perché lo scorso 31 marzo è stato saltato un pagamento, così ha deciso di attivare una clausola legata al contratto con la società di blockchain.
Consultando il bilancio di Inter Media and Communication – riporta Calcio e Finanza -, risulta che DigitalBits non ha saltato neanche la terza e l’ultima rata prevista nel contratto con l’Inter. Il canone base di 24 milioni di euro non è stato saldato. La prima rata di 8 milioni di euro a giugno 2022 saltata, la seconda, sempre da 8 milioni, a ottobre 2022 saltata, e l’ultima a febbraio 2023, tutte e tre le rate saltate.
Questo il comunicato del club nerazzurro: “Il nostro partner non ha presentato il progetto – si legge -, previsto nel contratto con il nostro club, tra l’altro relativo all’integrazione dell’ecosistema digitale di gruppo. Siamo consapevoli della crisi nel settore delle criptovalute e ci riserviamo tutte le azioni e i rimedi a tutela dei nostri diritti e interessi contrattuali. Nel frattempo abbiamo rimosso i loghi del partner dal nostro sito, dai cartelloni pubblicitari e dalle squadre del settore giovanile e femminile”. L’Inter ha fatto sapere che DigitalBits rimarrà solo sulla maglia della prima squadra fino a fine stagione.