Al termine della sfida tra Juve e Inter, Cristian Chivu, tecnico nerazzurro, è intervenuto in conferenza stampa per analizzare la prestazione dei suoi ragazzi. Nonostante la sconfitta, l’allenatore rumeno ha voluto sottolineare l’atteggiamento positivo e la qualità del gioco espresso dalla sua squadra:
“La squadra ha approcciato benissimo – ha esordito il tecnico – dominando fin dal primo minuto. Siamo venuti a Torino per imporre il nostro gioco, e per ampi tratti ci siamo riusciti. È vero, ci sono stati momenti in cui potevamo gestire meglio certe situazioni, e lì forse è mancata un po’ di lucidità. Con più pragmatismo e maggiore concretezza, saremmo potuti tornare a Milano con un sorriso diverso”.
Chivu ha poi risposto con fermezza alle domande sul passato e sulla finale di Champions League persa mesi fa: “Ma finiamola di parlare della finale, sono passati cinque mesi. Quando parlo di ‘cose del passato’ non mi riferisco a Istanbul, ma a certe abitudini di gioco. In alcuni frangenti bisogna mettere da parte l’estetica e pensare in modo più concreto. La squadra dell’anno scorso? Non l’hanno dimenticata, anzi. Me lo dimostrano ogni giorno in allenamento, con impegno e sacrificio”.
Il tecnico ha voluto anche elogiare la prestazione dei suoi, sottolineando quanto fatto in uno stadio storicamente ostico: “Prestazioni del genere, su questo campo, negli ultimi 20 anni non se ne sono viste tante. Purtroppo torniamo a casa senza nulla in mano, ma l’atteggiamento è stato quello giusto. La voglia di fare la partita c’era tutta”.
In merito ad alcuni episodi controversi della partita, Chivu ha preferito non alimentare tensioni: “Non ho visto la risata di Thuram, non conosco il contesto, non so cosa sia successo. Evitiamo le solite polemiche, non servono a nulla. Parliamo di calcio giocato. La mia priorità è capire i momenti della gara. Per esempio, nel secondo tempo abbiamo avuto un netto predominio, ma non siamo stati capaci di gestirlo come avremmo dovuto”.
