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martedì, Agosto 5, 2025

I tifosi dell’Atalanta attaccano: “Giocatori ingrati”. Lookman risponde: “Voglio la cessione”

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Secondo le più recenti rivelazioni riportate dal Corriere dello Sport, sulla possibile frattura tra Ademola Lookman e l’Atalanta, con l’attaccante nigeriano che starebbe valutando l’ipotesi di disertare l’allenamento previsto domani a Zingonia insieme al resto della squadra, hanno già una conferma.

L’attaccante nigeriano ha ufficializzato la sua volontà di lasciare l’Atalanta presentando una richiesta di cessione. A riportarlo è il giornalista Fabrizio Romano, che parla di una comunicazione formale indirizzata al club bergamasco, arrivata dopo il rifiuto dell’offerta proposta dall’Inter. Il classe ’97 ha espresso chiaramente la sua intenzione di trasferirsi in nerazzurro, e ora sarebbe deciso a fare pressione sulla società per ottenere il via libera alla partenza:

“Ademola Lookman ha presentato una richiesta di trasferimento. L’attaccante nigeriano ha chiesto ufficialmente all’Atalanta di lasciare il club dopo che la squadra italiana ha rifiutato l’offerta dell’Inter. Lookman vuole unirsi all’Inter”, scrive Romano.

Nel frattempo, stamattina è apparso all’esterno del centro sportivo di Zingonia uno striscione dal tono polemico, indirizzato chiaramente a calciatori e procuratori. Il messaggio, inequivocabile e diretto anche al 27enne nigeriano che recita:

“Procuratori indegni e giocatori ingrati: rispettate i tifosi e chi vi ha valorizzato”.

Non si è fatta attendere la replica dell’attaccante, che ha voluto chiarire la sua posizione con una dichiarazione netta: “Con la società c’era un’intesa: ci eravamo detti che, nel momento in cui fosse arrivata una proposta adeguata, mi sarebbe stato concesso di partire. A mio avviso, un’offerta in linea con quanto concordato è effettivamente arrivata, eppure ora il club sta ostacolando il mio trasferimento, senza fornirmi spiegazioni comprensibili. Dopo mesi di promesse disattese e dopo aver subito, a mio parere, un trattamento scorretto sia sul piano personale che professionale, non posso più restare in silenzio. Ritengo sia giunto il momento di farmi sentire. È per questo che confermo di aver inoltrato una richiesta formale di essere ceduto”.

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