L’ammonizione di Dusan Vlahovic non è simile a quella di Romelu Lukaku e la risposta arriva direttamente il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ai microfoni de La Gazzetta dello Sport durante la Milano Football Week. Queste le sue parole:
“Le ammonizioni dei due giocatori si scontrano al buon senso? Direi che abbiamo fatto una riunione appunto per questo e ai nostri ragazzi abbiamo dato delle indicazioni chiare. Per esempio sul caso Lukaku c’è stato il razzismo come per Vlahovic, ma Massa ha ammonito il belga senza sapere che l’esultanza non era collegata alle provocazioni, Vlahovic ha insistito – spiega Rocchi -. Quindi, per Massa Romelu Lukaku stesse provocando i tifosi ma non sapeva del pregresso. Invece per Vlahovic il caso è abbastanza diverso, l’arbitro Doveri ha fatto di tutto per cercare di dare vicinanza al calciatore serbo. Pensate che noi arbitri siamo i primi ad essere insultati ovunque, figuriamoci se non siamo nei panni dei giocatori”.
L’ex fischietto di Firenze continua: “Perciò non bisogna cadere nell’eccesso, per questo abbiamo dato indicazioni per essere più stringenti e fermare la partita all’istante. Ci manca solo che i nostri arbitri non combattessero il razzismo, voglio sottolineare che la nostra categoria è sempre stata oggetto di minacce e razzismo, quindi siamo i primi a comprendere le vittime. Ritorno sul caso Vlahovic, faccio di tutto per evitare di sentirmi denigrato, ma tu devi aiutarmi, per questo Doveri l’ha rincorso per evitare che andasse sotto la curva avversaria. Faremo di tutto per evitare certe ammonizioni e i calciatori devono darci una mano. Se diventi un provocatore diventa di conseguenza un problema anche per noi. Dobbiamo cercare di evitare che un episodio di razzismo che ci dà ragione diventi un torno. Ai calciatori chiediamo che se vedono l’arbitro che fa di tutto per dare supporto, loro ci diano una mano”, ha concluso.
Fonte – La Gazzetta dello Sport