Il calcio è fatto di emozioni, ma anche di messaggi. E non tutti passano inosservati. È il caso della reazione di Marcus Thuram al gol del momentaneo vantaggio della Juve contro l’Inter: un sorriso rivolto al suo fratello. Un gesto che ha suscitato la reazione di Aldo Serena, ex attaccante dell’Intero, che ha espresso il suo pensiero con la consueta misura, ma senza rinunciare alla sostanza.
“Non mi è piaciuta quella risata dopo il gol – ha dichiarato Serena –. In campo, la centralità deve rimanere su ciò per cui vieni pagato: cercare di vincere e giocare bene. Non bisogna scivolare verso un ulteriore narcisismo”.
Parole nette. Serena non entra nel merito delle relazioni familiari, pure affascinanti quando si intrecciano col calcio, ma richiama alla professionalità: “Le storie familiari sono belle sui quotidiani – ha aggiunto – ma quando si va in campo, l’obiettivo deve essere uno solo: competere al massimo delle proprie possibilità e vincere la partita”.
E a sostegno del suo pensiero, Serena cita Franco Baresi. “Baresi docet”, dice, a sottolineare come l’atteggiamento composto, l’impegno costante e il rispetto per il gioco possano essere il miglior esempio per le nuove generazioni.
Non si tratta di moralismo, ma di una riflessione su cosa significhi rappresentare una maglia, un mestiere, ma soprattutto una tifoseria. L’invito di Aldo Serena è chiaro: meno spettacolo fuori contesto, più sostanza in campo.